Conversione dell’orientamento dalla caccia al tartufo
Conversione dalla caccia al tartufo
Miss è un Pointer, che viene da Norcia, che è stata precedentemente addestrata alla caccia,
per motivi personali il proprietario ha deciso orientarla sul tartufo.
Miss è arrivata alla Scuola Majella Tartufi all’età di 9 mesi avendo già un addestramento sulla caccia.
Il nostro lavoro svolto:
Come prima fase, abbiamo dovuto riconquistare la leadership del cane, questo è stato fatto con la Fase “Prime Orme Majella” che prevede l’inserimento nel nuovo branco, per farlo entrare in uno schema di “predazione sul tartufo”.
Miss dopo aver fatto dell’ obedience ( i 7 esercizi base Majella ) inizia a relazionarsi con l’oggetto della nostra passione ( tartufo )
Contemporaneamente con la tecnica dell’assuefazione ( tecnica sperimentata per i cani non vedenti ) incomincia a convivere con prede adottando il criterio di branco allargato, questo è stato facilitato in quanto i cani da caccia altamente specializzati hanno dei grandi freni inibitori in quanto, non predano tutti gli esseri viventi, ma ne predano solo alcuni e ne ignorano tantissimi altri, ad esempio Miss predava quaglie e fagiani e ignorava dalla lucertola al cinghiale.
Quindi è bastato allargare questi freni inibitori già presenti, su le altre specie che lei cacciava.
Questo tipo di percorso genera, nei caratteri già formati dei momenti di perplessità, in questi momenti l’ausilio dei cani tutor presenti nella Scuola Majella, hanno aiutato Miss ha capire la volontà del suo nuovo branco, adattandosi allo nuovo schema.
Altro punto su cui si è fatto leva è il distacco dal leader, la supervisione è stata inventata da Madre Natura, ci spieghiamo:
Un lupo in compagnia del suo capo branco non ha praticamente iniziativa, non preda, non accoppia e non mangia a differenza di quando resta solo, per aspettare il consenso del capo.
Facendo riferimento ha questi dati scientifici, la nostra Miss essendo diventata molto obbediente e “ammaliata” dal fascino del leader, non preda più’ perché sa che questo atteggiamento non è gradito al leader.
Dopo le prime fasi del percorso educativo Majella, inizia il “Battesimo nel naturale” che di fatto il trasferimento di tutte le acquisizioni acquisite precedentemente in un contesto naturale.
Ovvio che per andare in natura, non esiste né un giorno né un età, ma l’allievo ci fa capire il maniera quasi telepatica di essere pronto al grande giorno, fondamentale per la “Scuola Majella” come buon esempio e in campagna avviene il miracolo del rinvenimento del primo tartufo, in maniera tranquilla consapevole, senza alcuna titubanza sul dà farsi.
La conversione dalla caccia al tartufo è avvenuta!
E’ovvio che va fatta un attenta valutazione del soggetto, perché i binomi ( conduttore – cane ) necessitano di qualità da ciascuna delle parti, nel caso di Miss, non erano presenti traumi, aveva un bel rapporto con il vecchio leader, si trattava solo di fargli capire che era finita il tempo della caccia, e che è iniziato quello del tartufo, ricordiamoci sempre che il cane è intelligente e sensibile ed ha voglia di compiacere il capo branco, per costui è disposto ha fare cose apparentemente innaturali, prendiamo ad esempio di un pastore abruzzese delle probabili prede da altri carnivori come lui.
Queste cose si fanno solo per compiacere il capo branco.