7 esercizi base Majella

24 Mag, 2016

7 esercizi base Majella

I sette esercizi Majella sono la base dell’ educazione per creare e costruire la leadership con il cane che verrà poi orientato verso il Tartufo. E’ fondamentale costruire le fondamenta prima di iniziare qualsiasi tipo di orientamento didattico. E’ impossibile pensare che un cane ci ascolti o faccia quello che gli diciamo se prima non ci riconosce come capo branco e se non gli diamo il rispetto e la fiducia che merita. Una volta chiarito questo si può procedere. La leadership conquistata con il nostro metodo assolutamente dolce e gentile, farà si che qualsiasi attività il nostro inseparabile amico svolgerà, lo farà con la felicità di compiacere il capo che riconosce come tale.

Sarebbe consigliabile iniziare un percorso educativo base durante l’ età imprinting cuscinetto lavorativa (2/5 mesi) per poter fissare meglio quelli che sono i concetti che dovrà ricordare per tutta la vita per consentire un’ ottima gestione del soggetto. Se però si inizia ad una età differente, sarà si, possibile, ma potrebbe richiedere più tempo, sopratutto se nel lasso di tempo antecedente, sono state acquisite delle cattive abitudini che in gergo diventano “vizi d’ abitudine”. In quel caso bisognerà lavorare o sulla sensibilizzazione o sulla desensibilizzazione a seconda del caso. Es. un allievo potrebbe non amare il guinzaglio perchè abituato ad essere libero, potrebbe non voler fare il seduto perchè abituato a dominare con il genere umano, potrebbe aver sviluppato ancora più l’impulso venatorio, per cui riabituarlo agli accessori educativi o spegnere la pulsione venatoria e tornare a gestirla, potrebbe richiedere molto tempo, e in alcuni casi potrebbe anche essere molto difficile farlo. Bisognerà sempre fare un anamnesi del carattere, con il nostro Test Majella che prevede varie prove, e valutarne il temperamento che fondamentalmente è la predisposizione al gioco e di conseguenza la propensione a collaborare e la tempra psichica e fisica che riguardano la sensibilità del cane agli stimoli esterni e i tempi di recupero da stimoli poco graditi da loro, come ad esempio un richiamo a tono autoritario, una correzione eseguita con il guinzaglio, una richiesta al seduto ecc.

Detto questo possiamo iniziare ad annoverare i 7 esercizi che secondo la nostra esperienza con risultati straordinari, riteniamo i più idonei per la nostra disciplina:

1 – IL RICHAMO: il richiamo ci aiuterà a far tornare da noi il nostro amico ogni volta che lo riteniamo opportuno es. nel nostro caso se vediamo che in montagna si allontana troppo (a seconda della razza e quindi del livello neotenico), il richiamo ci aiuterà a farlo tornare indietro per evitare che vada incontro a situazioni poco piacevoli, o se in libertà si avvicinano altri cani magari poco socializzati, potremmo richiamarlo a noi, metterlo a guinzaglio e magari tentare un’ approccio con il consenso del padrone ecc.

 

2 – LA CONDOTTA AL GUINZAGLIO: la condotta al guinzaglio ci serve per far capire al nostro amico che la direzione la facciamo noi, che se tira non andrà da nessuna parte, e con una serie di correzioni, qualora necessario, e rinforzi positivi, gli faremo capire che se tenterà a dominare e prendere il sopravvento, non avrà il benvolere del capo e quindi non otterrà la libertà di correre e sgambare se il contesto lo permette ed è così che leadership andrà a costruirsi e rafforzarsi.

 

3 – IL SEDUTO/TERRA: il seduto/terra è una forma di sottomissione al capo, detta così potrebbe sembrare offensivo, in realtà bisogna sapere che in natura nel loro schema mentale hanno il concetto di voler compiacere il capo branco che è il soggetto che si rivela essere il più forte, quindi più capace di trovare la fonte di sostentamento, difendere in caso di pericolo ecc., per cui una volta accettati il più forte scatterà in automatico nella loro forma mentis fare il subalterno, niente di mortificante, semplicemente naturale. Sopratutto nel caso in cui abbiamo davanti un bel maschietto, che in natura ha la possibilità di diventare il leader del branco, è fondamentale far capire chi è il più forte per evitare spiacevoli comportamenti.

 

4 – IL RESTA: il resta ha la stessa valenza del seduto, ma ancora più amplificato e per la nostra disciplina e l’orientamento che intendiamo dare loro, è importante anche lo sappiano fare per non togliere valore ad alcune specie di tartufi molto pregiati che in caso di scheggiamento, la pregiatezza ne verrebbe meno, e di conseguenza anche il valore economico ad esempio per il Tuber Magnatum Pico (detto comunemente tartufo bianco) e il Tuber Melanosporum (detto comunemente nero pregiato).

 

5 – IL SALTO: il salto è la dimostrazione e la conferma che il nostro allievo si fida ciecamente di noi, quindi tradotto in montagna, durante una bella passeggiata in natura alla ricerca del prezioso tuber, non avrà problemi ad affrontare pendenze, salite, quale ramosciello davanti al viso ecc. Pensiamo ai Labrador Retreiver addestrati al salvataggio si fanno lanciare da un elicottero imbracati ecc.

 

6 – IL RIPORTO: il riporto per la nostra disciplina è fondamentale. Qui è indispensabile in primis che l’ allievo abbia avuto la giusta educazione e il giusto orientamento con il nostro metodo, che non indurrà l’ allievo a mangiare il tartufo, per cui una volta addestrato con il percorso completo dei nostri 12 giochi Majella, in montagna quando andrà a rinvenire un tartufo lo afferrerà delicatamente con la bocca e ce lo riporterà. Non solo è un’ azione emozionante e a volte elegante a seconda dell’ attitudine della razza, ma saremo tranquilli e sereni che non avrà nessuna intenzione di rubarcelo, prediligendo il nostro premio in cambio, che potrebbe essere esclusivamente una carezza di affetto e compiacimento.

 

7 – IL NO: il no è un altro esercizio fondamentale e va insegnato come ALT e STOP quando l’ allievo si trova in procinto di fare qualcosa che non dovrebbe, es. porre l’ attenzione verso un usta che non dovrebbe, dirigersi verso una direzione sbagliata, fermarlo nel caso vediamo nella bucano un bel tartufo e non vogliamo che lo rovini per le motivazioni spiegate sopra, ma non solo.

 

 

dibacco

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